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Lavoro,  Uncategorized

Lavoratori per Servirvi

Un pensiero per voi da camerieri e baristi

Siamo per istinto portati a pensare che camerieri e baristi siano persone che devono esaudire i nostri desideri, e qualcuno si comporta come se questi desideri fossero ordini.

Quindi che abbiamo una specie di credito verso la tipologia di lavoratori in questione, i quali devono limitarsi ad eseguire, e con celerità. Non ci comportiamo allo stesso modo con i commessi o con l’addetto commerciale di un’azienda.

Alcuni di noi cioè dimenticano che le nostre sono richieste, e che dall’altra parte c’è un professionista che svolge un lavoro faticoso ed usurante, che i clienti sono tanti, spesso difficili e qualche volta impossibili da trattare.

Non pensiamo che noi entriamo per 5 minuti o un paio d’ore in un locale, ma che chi ci sta di fronte e “ci serve”, “ci assiste” sarebbe più corretto dire, sta lì tutto il giorno, a volte dalle prime luci dell’alba, compresi non di rado giorni festivi e feste comandate.

~ La Redazione di Spiriti Ribelli

Per tutte le volte che vi sedete senza neanche rivolgerci un saluto e che, sedendovi, vi aspettate di essere serviti non come clienti, ma come padroni.

Per tutte le volte in cui, la sera, il mio contapassi segna dieci chilometri in due ore e quasi 40°C senza che voi lo sappiate.
Per le volte in cui ingoio il dispiacere di non
essere apprezzata, rispettata, considerata, per il lavoro che faccio.

Per quelle volte in cui mi adeguo, accetto e lascio scorrere le brutte parole e gli sguardi
onnipotenti.

Ad ognuna di queste cose, dedico le mie mani non più femminili, le mie dita bruciate sotto i piatti roventi, la pelle che cade e i calli dell’abitudine.

Ai camerieri che vi servono il pranzo,
alle bariste che vi preparano il caffè,
alle donne e agli uomini
che vi puliscono i bagni,
ditelo un grazie ogni tanto,
che in questa vita, ricordatevi,
nulla ci è dovuto.

~ Dal Web


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