La Zona Pura

Occorre una zona franca, dentro di noi e nel mondo. Dove stai rilassato, dove i tuoi problemi e quelli che ti vengono causati, non ti raggiungono. Dove invece di annoiarti o sopportare i rompimenti di palle, fai quello che ti piace. Il tempo lo trovi, anche poco, l’impegno ce lo metti, e non ti pesa. Inizi ad intravedere, all’orizzonte, una creatura rara chiamata “costanza”.

Il solito stronzetto, con labbro a ghigno starà dicendo: “eh grazie, te vai a divertì, e se devi lavorare ti senti tanto leggiadro, eh”?

A costui, dopo figurativo coppino sul collo quando non se lo aspetta, dico:
“Mio caro, sul lavoro, qualora tu abbia la fortuna di averne uno che ti aggrada, o che almeno non detesti, è la stessa cosa. O credi che alzarsi la mattina e andare a correre (nel mio caso, si fa solo per dire) sia piacevole? Eppure è sport, non lavoro. E perché andare (magari la sera o il weekend) a ballare o a suonare per ore, sapendo che non ti porta denari ma solo dolor di mani e piedi, ritieni, esser cosa leggiadra”?

Anche nel lavoro, o quando vai a pagare le bollette o discutere la rata del mutuo o dal medico, devi cercare la zona franca, fosse solo la consapevolezza della fortuna di un altro giorno, da affrontare come l’arrampicata o la tecnica di karate, come il cavolo di violino che non ne vuol sapere di suonare come vorresti.

Serve una zona dove le passioni vivono, insieme a quello che sei nel profondo, lì dove c’è il pittore, lo scrittore, l’appassionato di film, quello che aiuta gli altri, il lettore, lo scienziato che indaga il cosmo o l’inconscio, quello che cuce, che cucina o cuoce la ceramica. Così, per gioco, ti piace, sei attratto. E ci metti il carattere di “fare” cose, e non “lasciarle” fantasie. E allora inizi a vedere un’impronta in queste “cose”, la tua maniera, la stessa lunghezza d’onda che hai nel battito del petto e nei pensieri.

È un luogo quello, dove la forza si solidifica in serenità, e la debolezza evapora portandosi via rabbia e malizia.
Dentro di noi questa zona è amore; fuori da noi è frammentata nei luoghi in cui vive lo sport, il dedicarsi al dovere civico e sociale, il bello dell’arte e del sapere.


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