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Il Basket di Lobo
Lobo era un giovane ragazzo, morto suicida per una storia di droga che doveva essere poco più di un gioco sbagliato. Nel 2019 postai il primo capitolo di una piccola amara storia, che si svolge nel luogo a lui dedicato. Uno dei due canestri del parchetto di Villette era stato piegato. Adesso a posto di entrambi i canestri c’è un buco. Caro idiota che hai spiccato i canestri, quel buco rappresenta il vuoto in cui si dimena il tuo cervello, ma anche il buco di c**o che ti farebbe una persona sensata che ti beccasse a fare il gesto infame. Ma dovrei parlare al plurale, perché i vigliacchi vanno sempre…
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Don Chisciotte in Psichiatria
«.. Anche gli scrittori di questa epoca l'hanno capito. Sono diventati realistici, ragionevoli, si sono fatti furbi. Intrattengono i lettori, stringono alleanze utili, si posizionano nelle istituzioni culturali, nei media (...) pensano alle loro carriere, a come rimpinguare le carte di credito. Ce l'ho con chi, come il mio primario, incarna la ragion d'essere del reale attuale, con chi non crede più all'immaginazione, mentre io difendo a spada tratta il valore dell'illusione, delle chimere».
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La lettura è un valore, anche in azienda
La cultura viene riconosciuta come un valore all’interno del mondo del lavoro, anche in busta paga.
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Il miracolo dell’insulina
Una storia nata da una ricerca dimenticata, ripresa, sviluppata grazie all’aiuto del migliore amico dell’uomo da un gruppo di scienziati di varia provenienza. È la storia di un giorno miracoloso. La storia dell’insulina, definita la “scoperta del secolo”, è fatta di critiche, accuse, premi Nobel e ricerche. Questa storia culminò con uno dei momenti più INCREDIBILI della medicina, iniziata con la un Brevetto del medico romeno Paulescu. I risultati poi furono ripresi, con una sperimentazione sui cani, e culminò con uno studio condotto dai medici Banting, Macleod e dallo studente Best. Nel 1922, presso l’Università di Toronto, questi scienziati si recano in un ospedale con bambini in stato comatoso e…
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Maurizio Cerrato e la figlia Maria Adriana
Una storia di piccola prepotenza e grande coraggio. A Torre Annunziata ora si sentono tutti più liberi, anche se qualcuno ci ha rimesso la vita.