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La Zona Pura
Quelle cose che fai, necessarie a stare bene Occorre una zona franca, dentro di noi e nel mondo. Dove stai rilassato, dove i tuoi problemi e quelli che ti vengono causati, non ti raggiungono. Dove invece di annoiarti o sopportare i rompimenti di palle, fai quello che ti piace. Il tempo lo trovi, anche poco, l’impegno ce lo metti, e non ti pesa. Inizi ad intravedere, all’orizzonte, una creatura rara chiamata “costanza”. Il solito stronzetto, con labbro a ghigno starà dicendo: “eh grazie, te vai a divertì, e se devi lavorare ti senti tanto leggiadro, eh”? A costui, dopo figurativo coppino sul collo quando non se lo aspetta, dico:“Mio caro,…
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Per la Libertà
A Sanremo, Pegah Moshir fa una rivolta sul palco: si scioglie i capelli. Mi sono svegliato stamattina e mi sono messo subito a lavorare, avevo una scadenza per il pomeriggio. Ero “digiuno” di Sanremo, se non per le notizie sui media. Quando ho sentito questa storia, ho dovuto approfondire subito, di fronte alla ribellione si accende il fuoco. Ho visto le immagini, poi ho cercato la canzone di cui si parla.. insomma sono stato due ore a scrivere, azzardandomi persino ad elaborare un video (lo farò più avanti); ogni tanto una lacrimuccia, poi la rabbia, poi la voglia di agire contro le ingiustizie, come si può. Al diavolo il lavoro,…
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Pensieri Latenti
Chester Bennington era una rockstar, il cantante e frontman dei Linkin Park, una delle più famose Rock Band del mondo. In questi giorni del 2017 si è suicidato. Molte persone non si spiegano come si possa cadere vittima della depressione nello status di “giovane, ricco e famoso”. La Redazione Ma la depressione è una malattia, e si sa che le malattie non guardano il censo o la classe sociale, e nemmeno quanto sei ammirato dagli uomini e venerato dalle donne. Poi, se si va a leggere un po’ biografia si scopre qualche trauma, divorzio dei genitori, molti viaggi a interrompere la gia precaria stabilità, una molestia sessuale subita (non denunciata…
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Le paure dei Talebani
Qualcuno ha il coraggio e la cecità di chiamare “cultura” o “tradizione” quella promulgata dai Talebani. Per me è solo barbarie e sottomissione, ignoranza eletta a valore. Dimostrazione ne è l’uccisione del cantante folk Fawad Andarabi, rivelata come un “brutale omicidio” da un tweet, rilanciato dal Guardian, dell’ex ministro degli Interni, Masoud Andarabi. “Fawad Andarabi cantava ‘la nostra bellissima valle, la terra dei nostri antenati’, non ci sottometteremo alla brutalità dei talebani”. È stato prelevato da casa e gli hanno sparato alla testa, ha raccontato il figlio Jawad all’agenzia Associated Press: “Non aveva fatto nulla, un cantante che non faceva altro che intrattenere le persone”. Racconta Jawas che un consiglio…
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Il tizio della foto
Il protagonista di questa storia è il bimbo di 4 mesi ritratto sulla copertina di Nevermind, album pubblicato nel 1991 dai Nirvana e divenuto una delle pietre miliari del Rock. Dopo 30 anni, Spencer Elden ha deciso di intentare una causa, e chiede un risarcimento di 150.000$, perché l’immagine sarebbe pedopornografica.All’origine della presa di coscienza c’è il fatto che la foto doveva uscire con le pubenda censurate. A molti è sembrato strano, poiché lui stesso ha raccontato quell’esperienza diverse volte, senza mai accennare a molestie o disagi. Si è tatuato addirittura la scritta “Nevermind” sul petto, e a dispetto del trauma che ritiene di aver subito, ha ripetuto la posa…